Ha conquistato Luis Enrique con un libro. Il titolo semplice, diretto, senza giri di parole: “La preparacion fisica en el futbol”. Un libro che ha fatto nascere l’amicizia tra il tecnico asturiano e il giovane preparatore atletico Rafel Pol Cabanellas che viene dal mare, essendo nato a Campanet, nell’isola di Majorca. Due cognomi, come tutti in Spagna, una formazione universitaria di alto livello, a soli ventiquattro anni. Il sodalizio, non solo l’amicizia, tra i due nasce da quel libro. Dopo averlo letto, Luis ne è rimasto entusiasta. Al punto di mettersi in contatto con la piccola casa editrice (Mc Esport), per avere il numero di telefono dell’autore, che ha contattato. Da quel giorno è nata una bella amicizia e una fattiva collaborazione, da circa tre anni.
RICERCA – Da allora Luis e Rafel hanno cominciato a lavorare insieme. Lo stesso modo di intendere il calcio, la stessa applicazione scrupolosa sul lavoro. Non ha mai lavorato ufficialmente nello staff del Barcellona, ma in poco tempo è diventato un vero e proprio uomo di fiducia di Lucho. Pol Cabenellas è ricercatore, nel settore sportivo, in un progetto congiunto tra l’Università di Barcellona e quelle di Vienna e Colonia. Il suo primo impatto con il nuovo ambiente della Roma è stato positivo. Ai dirigenti e ai giocatori ha dato subito l’impressione di essere molto preparato.
FEELING – Pol Cabanellas si occupa esclusivamente di preparazione fisica nel calcio e si è laureato nella vecchia INEF (L’Instituto Nacional de Educación Física). Ha undici anni in meno di Totti, ma in campi i giocatori lo stanno ad ascoltare. Lo seguono. Ha stabilito un buon feeling con tutti, è molto disponibile con tutti. Spiega, assiste, riesce già a farsi capire con un po’ d’italiano. Tra i suoi maestri ha avuto il mitico Francisco “Paco” Seirul-lo Vargas, capo dei preparatori del Barça, entrato nel club attraverso la pallamano agli inizi degli anni ’70. Una specie di totem nel campo della preparazione fisica in Spagna, molto stimato tra gli addetti ai lavori. La filosofia del professor Seirul-lo, che ha lavorato con Luís Aragonés, Johan Cruyff, Bobby Robson, Carles Rexach, Llorenç Serra Ferrer, Louis van Gaal, Radomir Antic e Frank Rijkaard, si basa sull’idea che il calcio, alla resa dei conti, si decide sulla forza e sulla velocità, degli atleti la prima e del pallone la seconda.
METODO – Fatta questa considerazione, la sua scuola insiste moltissimo sugli esercizi anaerobici. La parte aerobica, a suo modo di vedere, è svolta ugualmente in questo tipo di lavoro e completata dalle corse di routine e dalle partite. Il lavoro svolto in ritiro dalla Roma è stato in linea con i nuovi criteri di preparazione in uso in tutta Europa. Abolito l’allenamento sul fondo, subito lavoro con il pallone, tanta intensità con i torelli. Praticamente abolita la palestra, molto frequentata ai tempi di Spalletti, già meno con Ranieri, gli esercizi di potenziamento si fanno con gli elastici.
© FONTE RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLO SPORT