1. La tecnologia moderna nel calcio: match analysis.

    22 marzo 2011 by Emiliano Adinolfi

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    Lo sviluppo della tecnologia, ha accompagnato lo studio della metodologia d’ allenamento nel mondo del calcio. La match analysis è il massimo sviluppo dell’analisi della prestazione dello sportivo. Chiunque si sia trovato, per passione o per lavoro, a dover seguire uno o più atleti di qualsivoglia disciplina si sarà trovato nella situazione di annotare su migliaia di fogli ciò che accadeva durante la gara, in modo da poterla successivamente analizzare senza nessuna influenza emotiva. L’evoluzione di questa tecnica, che spesso non era adeguata ai tempi della gara, consiste nella nascita delle schede di valutazione, ovvero fogli prestampati che consentivano all’operatore di annotare attraverso semplici simboli standardizzati l’esito di varie situazioni predeterminate. In seguito, l’utilizzo delle prime videocamere per registrare la prestazione ha offerto la possibilità di rivedere la gara più volte e, oltre ad essere riusciti ad eliminare l’errore di valutazione dell’osservatore, si sono moltiplicati i parametri rilevabili fornendo ai tecnici una immagine più completa della prestazione. Arrivati a questo stadio dello sviluppo i problemi principali di questo tipo di tecnica di valutazione sono costituiti dai tempi di osservazione troppo lunghi e dal tipo di analisi da effettuare per arrivare a dei risultati concreti in breve periodo. La soluzione riguardante l’analisi dei dati è stata superata con l’avvento dei PC e dei primi sistemi operativi: inserendo i dati in appositi programmi si ottenevano rapidamente quelle informazioni richieste dall’operatore. Al giorno d’oggi dove elettronica e informatica non sembrano avere più confini, è bastato unire la videoregistrazione della gara ad un sistema operativo adattato per diminuire anche i tempi di osservazione. Con i sistemi moderni bastano poche ore dopo la gara per fornire direttamente al tecnico interessato i parametri che si ritengono essenziali per l’interpretazione della performance. I sistemi di analisi rotazionale computerizzata automatica hanno portato notevoli vantaggi al mondo sportivo fornendo ai tecnici informazioni sempre più dettagliate riguardo la prestazione fisica, tecnica e tattica. Tali sistemi di valutazione sono legati essenzialmente al riconoscimento della posizione e del movimento in campo del soggetto (velocità, distanze percorse, traiettorie) e al rilevamento del suo rapporto con i compagni, gli avversari e la palla (se presente nel gioco). Tutti questi dati vengono ottenuti grazie ad un complesso sistema di telecamere poste attorno all’area di gioco interfacciate con sofisticati programmi informatici. Grazie alla match analysis gli addetti ai lavori si trovano a disposizione una nuova tipologia di dati da elaborare. In numerose discipline la conoscenza specifica dei tempi di gioco, della velocità d’azione e delle distanze percorse dai singoli atleti e principalmente la possibilità di correlare tra loro questi valori e di confrontarli tra le varie gare, ha riacceso il dibattito riguardante la metodologia di allenamento. Soprattutto gli sport di squadra, dove si ha un maggior sviluppo commerciale, stanno traendo molti vantaggi dall’analisi computerizzata delle prestazioni anche se con obiettivi differenti. Nel tennis è già da alcuni anni che si studia la prestazione dell’atleta visualizzando le zone in cui ha tirato il maggior numero di volte, la durata degli scambi, il decremento della forza di battuta; nel baseball e nel basket, sport dove è regina la statistica, si tiene conto del rapporto tra minuti giocati e minuti in panchina, dell’incidenza del singolo giocatore sul punteggio, del numero di salti o corse. Nel volley la match analysis è usata principalmente a supporto del gioco tecnico-tattico, lo scout conosce i dati di tutte le avversarie relativi a come si sviluppa il gioco ad un determinato punteggio o in certe situazioni, questo permette di allenare la squadra ad adeguarsi nel minor tempo possibile. Tutti questi sport stanno incrementando il livello della prestazione fornita dagli atleti e questo porta ad un seguito maggiore da parte del pubblico Questo feed back positivo stimola gli addetti ai lavori a sfruttare appieno le potenzialità della match analysis in quanto oltre ad un incremento degli introiti societari si trovano atleti che sopportano meglio lo sforzo, che migliorano tecnicamente e che tatticamente sono più disciplinati. Nel mondo del calcio italiano la match analysis ha fatto il suo ingresso nei club più balsonati da alcuni anni, ma anche nei dilettanti, molte squadre usano la registrazione televisiva locale per rivedere gli errori commessi in gara.


  2. KINESIO TAPING nel Calcio

    5 marzo 2011 by Emiliano Adinolfi

    Kinesio Taping, originariamente sviluppato in Giappone più di 25 anni fa dal Dr.Kenzo Kase, è una tecnica basata sul processo di guarigione naturale del proprio corpo. Kinesio Taping dimostra la sua efficacia attraverso l’attivazione dei sistemi neurologici e circolatori. Questo metodo, proviene dalla scienza kinesio (movimento) ed è per questo motivo che si usa il termine “Kinesio”. Ai muscoli non viene attribuito solamente il compito di muovere il corpo, ma anche il controllo della circolazione dei fluidi venosi e linfatici, temperatura corporea, etc.

    La tecnica ha quattro principali effetti fisiologici:

    1. Corregge la funzione muscolare. Kinesio Taping è efficace nel ripristinare la giusta tensione muscolare: facilita o inibisce la contrazione muscolare (dipende dalla tecnica utilizzata)
    2. Aumenta la circolazione del sangue / linfa. Kinesio Taping aiuta ad eliminare l’eccesso di edema e/o emorragia tra la pelle ed il muscolo
    3. Riduce il dolore. La soppressione neurologica del dolore avviene dall’applicazione del Kinesio Taping  sulla zona colpita, e come menzionato nell’Effetto 2, (vedi sopra)
    4. Assiste nella correzione di allineamento l’articolazione. La dislocazione di un’articolazione, dovuta alla tensione muscolare anormale, può essere corretta dal Kinesio Taping tramite il recupero della funzione e della fascia muscolare.

    I muscoli sollecitati e contratti eccessivamente si infiammano. Quando un muscolo è “edematoso”, lo spazio tra la pelle e il muscolo è compresso, limita il flusso del fluido linfatico e applica una pressione sui recettori del dolore sotto la pelle. Questo causa “segnali di disagio” che provocano il dolore e di conseguenza la riduzione del movimento.

    KINESIO TAPINGriduce il dolore e facilita il drenaggio linfatico tramite il sollevamento della pelle. La superficie corporea coperta dal KINESIO TAPINGforma delle convoluzioni sulla pelle, cosi aumentando lo spazio interstiziale. Il risultato è una riduzione della pressione e dell’irritazione sui recettori della pelle. Successivamente e lentamente la riduzione di pressione permette al sistema linfatico di drenare liberamente. Le applicazioni di KINESIO TAPINGpossono aiutare a ridurre l’infiammazione, la fatica muscolare, ridurre il dolore, aumentare il ROM, correggere la postura, ridurre la possibilità di infortuni.


  3. Allenamento Speed Ladder

    22 gennaio 2011 by Emiliano Adinolfi

    In inglese si chiama speed ladder , traducibile letteralmente come scala della velocità , e negli USA sta impazzando per gli allenamenti di rapidità di ogni sport dal soccer al basket al football americano.

     


  4. Pliometria nel calcio

    20 gennaio 2011 by Emiliano Adinolfi

    La pliometria è un metodo che da molti anni è utilizzato in ambito calcistico, soprattutto perché permette di ottenere un potenziamento rapido ed elevato della forza senza significativi incrementi della massa muscolare. Secondo Proietti (1997) gli esercizi pliometrici permettono di migliorare la coordinazione intersegmentaria e intermuscolare, mentre possono stimolare anche la coordinazione intramuscolare qualora l’intensità dell’esercizio sia massimale, effetto possibile solo dopo aver strutturato una corretta tecnica esecutiva. Anche Verchoshansky (1997) ritiene che con le esercitazioni pliometriche si può influire oltre che sulla forza esplosiva ed esplosiva-elastica, anche sulla forza massimale utilizzando altezze di caduta maggiori (che fissa su valori di 1,10 m/1,50 m).

    L’azione pliometrica è costituita da tre momenti fondamentali:
    1. fase eccentrica (di stiramento);
    2. fase isometrica (di inversione del movimento);
    3. fase concentrica (di accorciamento).
    I fattori caratterizzanti il ciclo stiramento-accorciamento sono:- l’azione di restituzione elastica da parte delle componenti elastiche in serie (di cui il 72% proviene dal tendine e il 28% dalla porzione S2 della testa miosinica; Bisciotti, 2000);- il riflesso di stiramento (Bosco, 1985, 1997).

     


  5. La psicocinetica nel calcio

    4 gennaio 2011 by Emiliano Adinolfi

    PERCHE’  LA PSICOCINETICA ?

    Il calciatore è sottoposto in ogni momento della gara ad un
    bombardamento di stimoli di varia natura.
    Il calcio d’altra parte è una disciplina sportiva di tipo aperto, nella quale
    l’azione è in funzione di quello che si verifica momento per momento.
    In esso, come avviene nel basket, nella boxe, nella scherma…, l’ambiente
    esterno è in continuo cambiamento e le informazioni da tenere in
    considerazione, per dare una risposta adeguata, sono pressoché illimitate.
    L’imprevedibilità è la caratteristica principale del calcio.
    L’acquisizione delle informazioni, la capacità di leggere le situazioni, il saper
    indirizzare l’attenzione su ciò che è veramente rilevante (piuttosto che su
    quello che non lo è), la capacità di anticipazione (cioè la capacità del
    calciatore di trovare soluzioni ai quesiti posti dalle varie situazioni prima
    dell’avversario), sono delle vere e proprie qualità, in gran parte dipendenti
    da patrimonio genetico individuale dell’atleta, ma che comunque devono
    essere allenate e stimolate contemporaneamente ed in maniera
    integrata, con tecnica, tattica e preparazione atletica.
    D’altronde il calciatore deve elaborare soluzioni in continuazione, deve capire
    e riconoscere le situazioni, deve saper scegliere nella propria mente la
    soluzione giusta e creare la risposta adeguata.
    Pertanto, un allenamento specifico nel calcio deve tenere necessariamente
    conto di tutti i processi mentali che precedono la risposta motoria.
    Ottimizzare il sistema sensoriale, i processi attentivi, la capacità di
    memoria, sono la base per ottenere una risposta motoria adeguata ed il più
    velocemente possibile.

    METODOLOGIA E DIDATTICA
    Nel lavoro psicocinetico l’allenamento deve essere particolarmente metodico
    ed ordinato, deve darsi una programmazione precisa e porsi
    obiettivi semplici.
    Le esercitazioni, inizialmente, dovranno essere di facile risoluzione, per evitare
    atteggiamenti di rifiuto e stimolare, di contro, un atteggiamento critico,
    costruttivo da parte dei giocatori.
    I tempi di lavoro non dovranno essere troppo lunghi (15’-20’ a seduta) e
    dovranno prevedere adeguati recuperi (ogni 3’-4’).
    I recuperi andranno utilizzati per valutare e confrontare le eventuali
    difficoltà riscontrate.
    Risulta sconsigliabile effettuare lavori psicocinetici in vicinanza delle
    competizioni, fatti salvi quelli già abbondantemente acquisiti e consolidati
    in maniera decisa.
    In questo caso si lavora in funzione dei processi attentivi e della
    concentrazione.
    La maggior parte dell’attività psicocinetica va svolta lontano dalle
    gare, specialmente in fase di preparazione pre-campionato.
    Gli esercizi di psicotecnica, in particolare, richiedendo
    elaborazioni mentali molto spesso complesse, non andranno utilizzate in
    prossimità delle gare.
    Gli esercizi di psicoatletica, al contrario, richiedendo elaborazioni mentali
    inferiori, potranno essere utilizzati in prossimità delle gare, in particolare
    quelli in grado di stimolare la rapidità e la reattività motoria attraverso la
    stimolazione massima dei processi di attenzione e della concentrazione.
    Ripetere le esercitazioni più volte consentirà, inoltre, di memorizzare gli
    stessi come via via elaborati e quindi, la possibilità connessa, di utilizzarli in
    ulteriori contesti, analoghi o diversi.
    Ciò permetterà di ottimizzare e velocizzare le capacità di comprensione
    della situazione, di scelta mentale della soluzione, di creazione dell’atto
    motorio.

    Lo scopo principale della psicocinetica sarà quello di contribuire alla
    formazione di un calciatore che sappia osservare la realtà non soltanto con gli
    occhi ma anche con la mente.
    Formare quindi un calciatore che riesca a capire in anticipo le situazioni e
    sappia selezionare un programma motorio corrispondente alla risposta
    motoria più adeguata, nelle contingenti situazioni spazio-temporali.
    La mente umana possiede qualità inimmaginabili e per questo ritengo che anche nel calcio, e nello sport in
    genere, il futuro risieda proprio nello studiare metodologie di allenamento che possano stimolare sempre più e
    sempre meglio, fino ai massimi livelli, le possibilità della psiche umana..