1. Alimentazione Nazionale Italiana Calcio

    27 maggio 2014 by Emiliano Adinolfi

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    L’alimentazione è la chiave per un ottima performance fisico atletica,durante i mondiali in Brasile le particolari condizioni climatiche obbligano gli azzurri di Cesare Prandelli,a mettere sotto la lente di ingrandimento i suoi atleti e il loro cibo.Sentiamo le linee guida della nutrizionista dello staff azzurro:

    «Io devo garantire all’atleta un recupero più veloce ed evitare la cossiddetta “infiammazione” generale da stress lavorativo, ovvero allenamenti e partite, che porta inevitabilmente agli infortuni. Dunque sono partita dal dato: siamo in Brasile, con frutta di particolari qualità antiossidanti, l’arma migliore contro la produzione dei radicali liberi, alla base di ogni processo “infiammatorio”. Ma questi antiossidanti debbono essere preparati e abbinati in modo particolare: e qui è il mio ruolo. Attraverso la cottura e la preparazione devo ottimizzare la dieta dell’atleta. Faccio un esempio: i centrifugati. Se devo dare a un calciatore una fetta di papaya non ottengo lo stesso beneficio rispetto a dargli un centrifugato di papaya, che garantisce un processo di assimilazione più veloce». Preparazione, cottura e abbinamenti, le tre parole cardine della Orsi: «L’abbinamento è fondamentale, per evitare l’acidosi: se io abbino una frutta o una verdura a una sostanza che ne altera i principi nobili ho fallito il mio compito».

    Tutto il processo è iniziato nel ritiro di Coverciano, come spiega la nutrizionista azzurra: «Mi sono avvalsa della collaborazione di Veronica Nardi, biologa nutrizionista, e di Gianni Gerenzani, massofisioterapista, 30 di esperienza nel calcio, il nostro “coordinatore”, come lo chiamo io, conoscitore del modo di pensare dei calciatori, dunque fondamentale per ogni approccio nuovo a quel mondo. Ovviamente il mio lavoro poggia sul contributo dello staff medico. Da Castellacci e Gatteschi ho avuto alcune indicazioni sui singoli calciatori, anche se qui l’obiettivo era dare linee guida alla squadra. E’ stato fatto un esame dello stress ossidativo, per stabilire la produzione di radicali liberi ma anche quanto potere antiossidante ha il singolo soggetto. Per non sbagliare misura nella reintegrazione».

    Ma veniamo concretamente alla tavola azzurra, per come è stata concepita dalla dottoressa Orsi: «Il punto è la ricerca dell’equilibrio psicofisico. Quindi servono acidi grassi polinsaturi: pesce e frutta secca abbondano nel mio menù, dato che hanno una valenza integrativa anche della membrana cerebrale. Abbiamo diminuito leggermente il quantitativo calorico giornaliero: qui è inverno ma la temperatura è estiva, non serve uno sforzo fisiologico per alzare la temperatura corporea. Nel dettaglio posso dire che i nostri tre alimenti guida restano il parmigiano (il bianco), la bresaola (il rosso) e l’olio extravergine (il verde), la nostra prima “medicina” naturale, che ci siamo portati dall’Italia. Il Brasile per contro ci offre un ananas straordinario, l’abacashi e la papaya, che vale come l’oro in Italia. Il vantaggio è che si possono consumare anche a fine pasto perché hanno enzimi digestivi. Ho invece preferito non rischiare con l’acqua di cocco, né con le straordinarie bacche di acai, potentissimo antiossidante, non avendo garanzie igieniche adeguate».

    La Nazionale in questo periodo ha così seguito un menù calibrato, suddiviso tra giorni standard, e giorni di vigilia e gara, come ci spiega la dottoressa Orsi: «La giornata tipo inizia con la colazione, proposta seguendo tre linee, identificate con altrettanti colori. All’interno ogni calciatore può scegliere gli abbinamenti a lui più gradevoli. C’è la colazione più dolce (bianca) con fette biscottate, marmellata, frutta secca, frutta con fibra per calibrarne l’acidità; quella un po’ più salata (rossa), con toast, frutta, bevanda; quella media (verde) con yogurt, cereali integrali e frutta. A pranzo la verdura cruda precede l’assunzione di carboidrati. Niente eccesso di acqua: l’effetto diuretico comporta la perdita di sali. Meglio reidratarsi attraverso la verdura cruda igienicamente garantita da un protocollo di preparazione. Poche proteine. La merenda è il momento più dolce della giornata: deve avvenire subito dopo l’allenamento, anche prima di farsi la doccia. Il must è la famosa torta di Claudio, lo chef azzurro. A cena poi il recupero proteico, evitando l’acidosi: carboidrati, una minestra, carne bianca, pesce, verdure. Il giorno della partita o quello che la precede menù fisso ad alta digeribilità: pasta integrale al pomodoro. Poche verdure. E un divieto che mi è costato qualche simpatia all’inizio: la pizza nel dopo partita, un’abitudine che ho dovuto interrompere. Ma la pizza può essere mangiata durante la settimana. Stesso discorso per la churrascata: lontano dalla gara, ha valore socializzante. E la carne rossa abbinata alle verdure crude è “gestibile”. Divieto assoluto invece per vino, birra e alcolici».


  2. Obiettivo salvezza raggiunto per il Morolo di mister Emiliano Adinolfi.

    20 maggio 2014 by Emiliano Adinolfi

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    Obiettivo salvezza raggiunto per il Morolo di mister Emiliano Adinolfi.

    Il club bianco-rosso ha disputato un buon campionato e con una rosa di giocatori molto giovane ha centrato la permanenza nel massimo campionato regionale con una giornata di anticipo rispetto al termine della stagione. Ascoltato telefonicamente, mister Adinolfi ha dichiarato: « Ci siamo presentati al via del campionato di Eccellenza con una squadra molto giovane riuscendo a centrare l’obiettivo salvezza stabilito ad inizio stagione! Ringrazio i calciatori, sia quelli più esperti che gli età di lega, ed i collaboratori che hanno lavorato con me da inizio stagione. Sperando di non dimenticare nessuno ringrazio il preparatore atletico Norberto Di Pofi, il fisioterapista Davide Polisena, il preparatore dei portieri Andrea Simone ed il dirigente accompagnatore Adriano De Paolis. Devo dire che lo staff che mi ha affiancato nel corso del campionato è molto giovane e nonostante ciò ha saputo svolgere un ottimo lavoro…». Possiamo dire che mister Adinolfi resterà a Morolo anche nella prossima stagione? «A giorni mi siederò intorno ad un tavolo con la società per parlare del mio futuro e di quello della squadra. Deciderò, senza fretta, in base ad una serie di motivi, non ultimo tenendo conto dei programmi societari…». Il Morolo farebbe bene a rinnovare il contratto ad Adinolfi in quanto sembrerebbe avere diverse richieste, anche di categoria superiore…


  3. a Morolo OBIETTIVO RAGGIUNTO

    15 maggio 2014 by Emiliano Adinolfi

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    Il Morolo ha raggiunto l’obiettivo.

    I ciociari hanno brindato alla salvezza con una settimana d’anticipo rispetto alla fine della regular season ed ora possono cominciare ad impostare una nuova stagione nel massimo campionato regionale.

    Emiliano Adinolfi, giunto alla corte del club biancorosso la scorsa estate dopo le ottime stagioni ceccanesi, traccia il bilancio del campionato dei suoi, gettando un’occhiata furtiva al suo futuro prossimo.

     

    Mister, che giudizio darebbe alla stagione appena archiviata?

    “Non posso che essere soddisfatto della salvezza raggiunta.

    Morolo è una piazza importante e con una grande fame di calcio, ma nella scorsa estate il club ha deciso di ridimensionare i suoi investimenti.

    Questo ci ha obbligato a comporre una rosa con numerosi under, una delle più giovani in assoluto in Eccellenza, e nonostante questo siamo riusciti a centrare quello che era il nostro obiettivo prioritario: una salvezza il più possibile tranquilla”.

    I numeri dicono che il Morolo ha goduto di una buona organizzazione difensiva, mentre ha patito un po’ in fase realizzativa durante il torneo.

    “L’analisi è corretta, i numeri parlano chiaro.

    Tra le note positive c’è sicuramente quella di aver chiuso quindici partite senza subire gol.

    Un dato da non sottovalutare per una squadra che ambiva a salvarsi.

    Davanti abbiamo spesso dovuto ruotare le coppie e questo non ci ha aiutato, anche se non dimentico le reti pesanti dei vari Burgueno, Pistolesi,Colafranceschi,Rinaldi”.

    Ha ricevuto segnali dalla società circa un’eventuale riconferma?

    “Il club si è detto molto soddisfatto per la valorizzazione dei giovani messa in atto durante un campionato in cui spesso abbiamo giocato con cinque under dal primo minuto.

    Per quanto mi riguarda, un discorso è stato già avviato, anche se bisognerà attendere comunicazioni ufficiali che arriveranno non prima del mese di giugno.

    Io sarei molto felice di restare a Morolo ed a questo club do la priorità per la prossima stagione, anche se non nascondo di aver già ricevuto qualche telefonata di sondaggio da parte di altre società”.

    A tal proposito, restando in ambito ciociaro, il suo amico Davide Mancone ha già ufficialmente salutato il Roccasecca.

    “Davide è un allenatore dalla grande personalità, uno che cura i minimi dettagli.

    A Roccasecca ha svolto un lavoro eccezionale ed ora merita un’altra chance importante, a mio avviso.

    Con lui ho un ottimo rapporto.

    Personalmente trovo più semplice confrontarmi con tecnici della mia generazione come Davide, piuttosto che con quelli più “esperti”.

    Tra di noi è più facile confrontarsi, scambiarsi opinioni ed imparare l’uno dalle metodologie dell’altro”.

    Domenica andranno in scena i play-out ed assisteremo al confronto incrociato tra pontine e ciociare.

    Chi vede favorito nella corsa-salvezza?

    “Faccio il tifo per le ciociare.

    Non mi sbilancio in un pronostico, anche se credo che giocherà un ruolo importante il fattore-campo e che entrambe le sfide saranno dominate più dal fattore mentale e nervoso che da quello fisico”.

     


  4. ADINOLFI: “MOROLO, NIENTE CALCOLI”

    1 aprile 2014 by Emiliano Adinolfi

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    L’ultima settimana del Morolo è stata a dir poco gratificante.

    I sette punti conquistati dai biancorossi hanno rialzato notevolmente le quotazioni dei biancorossi in vista di una salvezza diretta che, viste le mille difficoltà in cui si sta muovendo il club dall’inizio della stagione, rappresenterebbe la certificazione di un ottimo lavoro.

    Mancano però altre sette partite da giocare e nella zona calda della classifica il Girone B di Eccellenzadeve ancora emettere ogni verdetto.

    Il tecnico Emiliano Adinolfi traccia la rotta che devono seguire i suoi per arrivare a destinazione senza patemi.

     

    Adinolfi, nelle ultime tre uscite siete stati quasi impeccabili.

    “Siamo molto soddisfatti, anche se un pizzico di rammarico c’è per il pari con il Ceccano nel recupero di mercoledi scorso.

    Erano comunque impegni ravvicinati e per questo durissimi.

    Non abbiamo fatto ancora niente però.

    Mancano ancora sette partite alla fine e saranno tutte ad alta tensione”.

    Nelle ultime giornate è stato assai prezioso il contributo in fase realizzativa di Colafranceschi, un giocatore che lei aveva già avuto ai tempi di Ceccano e che a dicembre ha fortemente voluto con sé.

    “Sono stati gol pesanti i suoi.

    Nelle partite precedenti aveva fatto ottime prestazioni, ma non era riuscito a trovare la via del gol.

    L?apporto dei giocatori più esperti, come lui, Pistolesi e Rinaldi sarà fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo”.

    Domenica prossima sfiderete un’altra concorrente diretta per la salvezza.

    Che tipo di gara si aspetta di giocare a Carpineto Romano?

    “Servirà una gara di carattere ed interpretata con grande fame di punti.

    Non possiamo, nè dobbiamo fare calcoli.

    Contro il Semprevisa dobbiamo cercare di vincere”.

    Giocherete davanti ad un pubblico numeroso ed appassionato.

    “Con i tempi che corrono non è frequente trovare tanti tifosi sugli spalti in questo campionato.

    Sapremo che ci sarà un clima piuttosto caldo, ma non dobbiamo aver paura.

    Anzi, questo per noi deve rappresentare uno stimolo in più”.

    La presenza di squadre dal pedigree importante nei bassifondi della classifica a quali considerazioni la induce?

    “Alcune di loro erano partite con altri propositi ad inizio stagione.

    Mi riferisco, ad esempio, a Monte San Giovanni, Gaeta e Pro Cisterna.

    I programmi poi cambiano e, come sempre, a dicembre le squadre vengono ridisegnate.

    In fondo alla classifica è ancora tutto in gioco, anche se il Cecchina è leggermente staccato dal gruppo e vedo il Formia un po’ in difficoltà.

    Occhio poi a dare per spacciato il Ceccano…”.

    Oltre al vostro match con la formazione di Liberti, si giocherà un’altra sfida essenziale per i destini della coda della classifica.

    Al De Fonseca si ritroveranno di fronte Cecchina e Formia.

    “Le abbiamo affrontate entrambe di recente e non mi sono affatto sembrate squadre “morte”.

    Non escludo colpi di scena”.

    Domenica la Lupa Castelli Romani potrebbe già trovarsi nelle condizioni di festeggiare la vittoria del campionato con ben sei turni d’anticipo.

    Troppo forti loro o mediocre il campionato?

    “Una squadra che vince 23 partite su 27 ha senza dubbio dei grandi valori.

    Credo vadano riconosciuti i loro meriti, perché in questo torneo sono presenti squadre molto organizzate come il Colleferro, l’Albalonga e lo stesso Lariano”.

    C’è grande bagarre per la corsa ai play-off.

    Chi vede favorito tra Colleferro ed Albalonga?

    “A mio giudizio, il Colleferro ha grandissime individualità, mentre l’Albalonga è un collettivo più unito e compatto.

    Non vedo una reale favorita, anche se il terremoto seguito all’esonero di mister Baiocco può avere conseguenze.

    Penso che la lotta tra queste due squadre si deciderà solo nelle ultime partite, anche perchè entrambe sono attese da impegni molto duri”.

    A poche giornate dalla fine del campionato, qual è il bilancio personale di Adinolfi?

    “Penso che abbiamo fatto un buon campionato, anche se non era semplice, viste le tante difficoltà che abbiamo incontrato.

    Nella fase iniziale del campionato abbiamo spesso giocato con cinque o sei under dal primo minuto e sono soddisfatto della crescita di questi ragazzi classe 1995 e 1996.

    Domenica scorsa ha fatto il suo esordio anche Cantagallo, un ragazzo nato nel 1997.

    Questi sono elementi che vanno letti con soddisfazione”.

    E’ prematuro parlare di futuro?

    “Le prossime sette finali saranno determinanti per stilare programmi.

    Posso dire che a Morolo ho trovato una piazza molto importante.

    Spero che il lavoro mio e del mio staff venga valutato positivamente dal club.

    fonte sport in oro A.Dirix

     


  5. Calcio Tennis

    15 gennaio 2014 by Emiliano Adinolfi

    Maradona e Messi danno un po’ di spettacolo in una partita di calcio tennis.